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Immagine del redattoreR.L.

ONLINE DATING: SIAMO PIU’ BUGIARDI O PIU’ SINCERI?

Chi si approccia a siti e app di dating online si ritrova a fare i conti con una scelta stilistica importante. È meglio giocare con i principi della comunicazione, ormai ampiamente venduti come “manuali dell’approccio vincente”, oppure essere sé stessi?


In questi contesti le regole del gioco sono chiare per tutti: verificare la piacevolezza reciproca al fine di combinare un incontro dal vivo. Forse il dating online non è il luogo e la modalità migliore per pensare ad una relazione impegnativa, ma il bisogno umano di amore e vicinanza non può essere eluso neanche in questa sede.

Se ci viene spontaneo dare di noi un’immagine favorevole è perché ci piace piacere; ottenere un match o un incontro è una forma edulcorata del bisogno primario di sperimentare la vicinanza con l’altro.



Sviluppare un vero e proprio format di conversazione che pare funzionare nel tenere viva l’attenzione dell’interlocutore ci allontana molto dall’ottenere questa soddisfazione. In questo caso la gratificazione che si sperimenta è prettamente narcisistica, attestante la presunta superiorità ottenuta nell’opera di convincimento del nostro essere speciali agli occhi dell’altro, che ci illudiamo di poter manipolare a nostro piacimento.


L’esperienza dell’intimità con qualcuno è un’emozione, per cui questa modalità di approccio al dating sembra essere eccessivamente lontana dal viverla appieno, privilegiando un canale molto cerebrale che fa leva sulla legge dei grandi numeri. Come a dire: provo la stessa tecnica su un ampio campione finché non trovo la vittima giusta alla quale dimostrare come sono potente.

Se ci soffermiamo qualche minuto a pensare ai momenti più intensi della nostra vita, molti di noi menzioneranno eventi e incontri caratterizzati dall’immediatezza e dalla potenza dell’emozione che abbiamo provato, molto spesso non prevista. Riferendoci all’esperienza di benessere, uno degli elementi che lo descrivono meglio è il senso di comunione con qualcuno o qualcosa. Ad esempio, quel tramonto che ci fa sentire parte del mondo naturale, o quel massaggio che ci ha fatto sperimentare l’abbandono totale ai nostri sensi.


Scegliere l’opzione della sincerità, quindi proporci per quello che realmente siamo e desideriamo in maniera estemporanea, espone ad un rischio maggiore di rifiuto, che viene anche percepito in maniera più dolorosa dato che è direttamente rivolto a quello che siamo riusciti a comunicare di noi. Allo stesso tempo, la possibilità di sperimentare un incontro realmente coinvolgente nel quale lasciarsi liberi di sperimentare delle emozioni - indipendentemente da quanto dureranno - potrebbe risultare molto più appagante rispetto a quel sentimento di amore che, molto umanamente, cerchiamo in tutti i tipi di relazione.


Al di là dei veri e propri turpiloqui o profferte spudorate lanciate a casaccio, uno dei rischi che si sta insinuando nella pratica del dating online è quello di identificare le persone come distributori di servizi: serve compagnia per una sera? Serve un eccitante rendez-vous per riaversi dalla noia? Ecco che provando e riprovando qualcuno verrà in nostro soccorso per tamponare quel fastidioso senso di vuoto, liberi da qualsiasi responsabilità e in grado, non essendo stati toccati da emozione alcuna, di tornare alle nostre quotidiane abitudini senza pensarci troppo.


Un mezzo concepito per favorire la nostra vita di relazione mettendoci in contatto con un numero molto alto di persone, che probabilmente non avremmo avuto modo di incontrare in altri modi, rischia di venire neutralizzato nel suo scopo principale di avvicinarci, poiché spesso utilizzato con modalità eccessivamente strumentali e con poca considerazione dei propri e degli altrui sentimenti.

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