Un esercizio per sciogliere le tensioni che si accumulano nella zona del collo, per consentire il libero fluire dell'energia dalla testa al corpo.
1 - Partite sempre dalla posizione di grounding, avendo trovato un punto della casa dove lavorare tranquillamente. Iniziate ponendo una mano al centro del petto e l'altra sulla pancia, più o meno all'altezza dell'ombelico. Chiudete gli occhi e lasciatevi respirare, portando la vostra attenzione alle sensazioni corporee.
Mantenendo questa posizione, iniziate a rilassare la testa e a fare scivolare il più possibile il mento sul petto. Cercate di far si che sia il peso della testa a stirare i muscoli del collo, senza uno sforzo volontario, e ricordatevi di non stringere i denti.
2 - Iniziate a far ruotare la testa con un movimento circolare, lento ed ampio, respirando.
Disegnate un cerchio che abbia come punto centrale il collo, indugiando e respirando profondamente nel punto di rotazione più dolente.
Ripetete il movimento tre volte in una direzione, poi tre volte nell'altra.
Se doveste avvertire un capogiro o la mancanza di appoggio dei piedi, eseguite le rotazioni ad occhi aperti e ancora più lentamente.
3 - Terminate le rotazioni, riposizionatevi in grounding e ascoltate i messaggi del corpo.
Cosa è cambiato nella postura? E nel respiro? Quali sensazioni si sono risvegliate nella zona che ha lavorato? Qual'è l'emozione prevalente in questo momento?
4 - Sollevando il braccio destro, ponete il palmo della mano aperto sull'orecchio sinistro.
Inspirate, ed espirando rilassate la testa e abbassate bene le spalle, in modo da stirare lateralmente il collo. Ripetete dall'altro lato, badando a risollevare il capo con delicatezza e senza fretta.
Se l'esercizio risulta doloroso, non forzate troppo il movimento ed esprimete le vostre sensazioni emettendo un suono o espirando rumorosamente.
5 - Intrecciate le mani ponendole sulla nuca, respirando e correggendo se necessario la posizione del corpo in modo da restare grounded.
6 - Lasciate andare la testa fra le mani, portando leggermente indietro le spalle e altrettanto leggermente in avanti il bacino.
Respirate, cercando di abbandonare il capo e aprire la gabbia toracica.
Potete tenere questa posizione fin quando non vi sentite troppo affaticati.
7 - Controbilanciate il movimento precedente riallineando la colonna vertebrale e lasciando che, stavolta, sia il peso delle mani e delle braccia a spingere nuovamente il mento sul petto.
Di conseguenza, le scapole si richiuderanno un pò. Anche stavolta, mantenete la posizione finchè vi è possibile, evitando di rimanere in apnea.
8 - Continuate a scendere verso il pavimento, lasciando cadere le braccia in avanti e verificando che il peso del corpo gravi sui piedi, che le ginocchia e le caviglie siano flessibili e accompagnino gradualmente la discesa finchè non sfiorate con le dita delle mani il suolo.
9 - Lasciatevi andare completamente a terra, aiutandovi con l'appoggio delle mani e assumendo la posizione che trovate più comoda.
Lasciatevi respirare, esplorando le sensazioni del momento.
Sono affaticato o piacevolmente attivato? Avverto qualche tensione particolare? Il mio corpo è più freddo o più caldo di quando ho iniziato gli esercizi? La testa, il collo e la visione sono diversi da prima?
Verificate le sensazioni anche una volta che, sempre molto gradualmente e lasciando la testa per ultima a muoversi, riterrete opportuno rimettervi in piedi.
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